Molte scuole e aule universitarie, in Italia, sono intestate a “Giovanni Antonio Colozza”.
A Palermo e a Frosolone ci sono strade a lui
intitolate.
Ma chi era costui?
Giovani Antonio Colozza fu un insigne
pedagogista e illustre professore universitario, studioso e ricercatore. Nacque
a Frosolone nel 1857 ed ivi morì nel 1943.
Nel 1895 pubblicò la sua prima opera, la più
importante: "Il giuoco nella psicologia e nella pedagogia" tradotta
in decine di lingue in tutto il mondo.
Nel 1899 pubblicò il libro “L'immaginazione
nella scienza" opera di grande attualità che costituisce la base delle
teorie del più grande filosofo ed epistemologo tedesco Karl Popper.
Nel 1900 conseguì la libera docenza in
Pedagogia presso l'Università di Napoli.
Nel 1903 si classificò primo nel concorso a
cattedra di Pedagogia presso l'Università di Palermo dove rimase per un
ventennio.
A Palermo insegnò, oltre che alla facoltà di
Pedagogia, anche filosofia morale e legislazione scolastica, rifiutando molte
altre offerte di altre Università, compresa quella di Milano.
Negli anni palermitani svolse una intensa
attività di studio e di ricerca e pubblicò più di dieci opere. Tra le più
rilevanti: La meditazione; Il metodo attivo dell'Emilio; Questioni di Pedagogia.
Svolse anche attività pubblicistiche perché
collaborava con le più prestigiose riviste culturali dell'epoca diventando così
uno dei protagonisti più significativi del dibattito sui problemi della scuola
e dell'educazione.
Nel 1924 fu chiamato alla Sorbona di Parigi
per ricevere un premio in denaro ma preferì DUE CANDELABRI appartenuti al più
celebre Jean-Jacques Rousseau, scrittore, filosofo e musicista svizzero nato da
famiglia francese.
Uno di quei candelabri (vedi foto) è
conservato nella casa di origine di mia moglie la cui madre era una discendente
Colozza.
La casa natia si trova, naturalmente, in Via G.A.
Colozza (vedi foto), accanto alla Chiesa madre di S. Maria Assunta.
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