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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

IL VIAGGIO DI NOZZE CON WONDER WOMAN - PARTE IV e V

PARTE IV Dopo l’avventura con la parrucchiera indossammo abiti eleganti e scendemmo giù dove la solita limousine, con annesso autista, ci attendeva da un pezzo. Ci scusammo per il ritardo e salimmo a bordo. Arrivammo in questo locale esclusivo quasi contemporaneamente a João, la moglie Marilena, un altro parente e rispettiva moglie. Davanti all’ingresso del locale due bestioni della security riconobbero João, lo salutarono calorosamente e ci fecero entrare immediatamente. L’ambiente era molto raffinato. Musica dal vivo, molto soft, luci soffuse. Un misto tra ristorante e club privato. Il tizio della security ci accompagnò fino al nostro tavolo. Wonder Woman si guardava intorno ma non poteva parlare perché eravamo in compagnia. Dagli sguardi però capivo benissimo cosa pensava. Tutti ci salutavano con rispetto e ci facevano spazio. Sembravamo una gang del cartello messicano! Ci accomodammo su delle poltrone comodissime e mia moglie ebbe l’occasione di sussurra

IL VIAGGIO DI NOZZE CON WONDER WOMAN - PARTE II e III

PARTE II Dopo una settimana trascorsa a Rio De Janeiro, partimmo per San Paolo del Brasile. Altro giro altra corsa ... ennesimo aereo! Arrivammo all’aeroporto di San Paolo dove ad aspettarci c’era un vero personaggio: Leonardo Paolucci. Questo simpatico ottantenne, di chiare origini frosolonesi, lo conobbi proprio a casa di mia moglie, quando eravamo fidanzati. Nel periodo estivo partiva da San Paolo e tornava, ogni anno, al suo paese natio: Frosolone. Aveva fatto fortuna nel campo delle pitture e vernici, e girava sempre con un clarinetto, suo inseparabile compagno. Più che una gentilezza però fu una specie di “rapimento”. Questo benedetto uomo, legatissimo a Frosolone,   ci costringeva a raccontargli ininterrottamente tutto quello che succedeva nel paese, 24h su 24h. Voleva sapere tutto di tutti! Tra un racconto ed un altro partiva con il concertino col suo clarinetto che durava un tempo indefinito, fino allo stremo!! Questa situazione, dopo un solo

Auguri WONDER WOMAN!

L’8 aprile del 1989 l’ho sposata! Chi!? Wonder Woman, ecco chi! Scoprii la sua vera identità in Brasile durante il viaggio di nozze. Eravamo appena arrivati a  Rio de Janeiro. Il viaggio mi sembrò interminabile. Mai stato tante ore su un aereo. Arrivati in hotel ebbi la conferma definitiva che il mio inglese scolastico non lo capiva nessuno. Ma nessun problema, perché Lei, Wonder Woman, col suo “frosolonese doc” e la mimica facciale, si faceva capire benissimo. Incredibile! e le sorridevano pure! … a me no! Capivano cose del tipo: Viè acquà, Alloc, Allà, Alloc sott, Quill n’n accocchia, Scign abball, Anchiana! N'm fid chiù! Steva all’scurdij, Darass ch’ c’ steva !  ... io un po’ meno! Insomma, dopo la sistemazione in Hotel, in una suite bellissima con vista su Copacabana, le chiesi spiegazioni. Mi disse che era tutto normale e che non dovevo preoccuparmi di nulla. Era tutto sotto controllo, lei capiva il portoghese (faceva parte dei superpoteri!) La pri

PASTA E PISELLI E ... IL COSO!

SCENA 1 IO: Oggi pasta e piselli, va bene? MOGLIE: OK, poco olio però! IO: OK MOGLIE: e niente cipolla! IO: OK MOGLIE: Ti dovesse venire in testa di mettere la pancetta! IO: no no, non non la metto! MOGLIE: e non mettere pepe o peperoncino! IO: OK MOGLIE: e poca pasta! IO: OK … i piselli ce li posso mettere?   😂😂😂 SCENA 2 MOGLIE: mi prendi il coso all'ingresso vicino al coso! IO: Eh? 😟 MOGLIE: ma possibile che non capisci mai niente? IO: scusa ma quale coso? MOGLIE: lascia stare ci vado io … non vuoi fare mai niente!  😂😂

LA CASA DI “GIGETTO”

Dopo il post riguardante gli anni ’70 ecco un altro ricordo del decennio successivo. Il decennio dei favolosi anni ’80! Nel 1980 compivo vent’anni! A ottobre 1981, appena terminato il servizio militare, ebbi l’infelice idea di tornare a casa, a Isernia, in divisa.   Non l’avessi mai fatto. Alfredo Fiorini fu il primo ad appiopparmi il soprannome che mi avrebbe accompagnato e identificato per molti anni : SBIRRO! Dal quel momento perfino la mia automobile dell’epoca, una Fiat 125 special, diventò la BAT-SBIRRO, non so perché ma Alfredo era così, aveva la mania di appioppare soprannomi a tutti, compreso la mia macchina. Della nostra comitiva non si salvava nessuno. C’era Walter (detto Cinzia), Marino (detto Jody), Enrico (detto Mazzariell), Gianni (detto Passero) e l’altro Alfredo detto “teng ch’ fa” ossia “ho da fare” perché dovunque lo incontravi ti diceva sempre che aveva da fare. Una volta, ricordo, in una gita scolastica al 5° anno, passammo per la Svizzera.

IL CHIUHUAHUA

Stanotte ho sognato il Chiuhuahua. No, non la razza canina, ma una discoteca isernina degli anni ’70 che si trovava nei pressi del vecchio ospedale in Via S. Ippollito. Un incrocio tra discoteca e dark-room.   Un locale buio un po’ umido, dove quelli della mia generazione si ritrovavano il sabato sera a metà anni ’70. Ricordo che le serate iniziavano sempre con un pezzo lunghissimo e bellissimo dei Pink Floyd “Shine On You Crazy Diamond” tanto per creare l’atmosfera. Era una specie di sigla, un rituale che si ripeteva puntualmente tutti i sabati sera, una sorta di aperitivo musicale di preparazione alla grande abbuffata di disco-music che seguiva dopo circa un’oretta. Quello era il mio momento preferito. Il momento del “lento”. Il ballo del guancia a guancia   che si ballava stretti stretti. L’unica cosa che desideravi è che quella musica non finisse mai, che durasse in eterno. Purtroppo come tutte le cose belle terminava e partiva   “Gimme some” di Jimmy Bo H

GIORNATA TIPO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Sveglia Fare colazione con TV accesa per ultime notizie Dare occhiata a Whatsapp e a Facebook - Rispondere ad eventuali messaggi Accendere camino (qui a Frosolone fa ancora freddo!) Doccia ecc …   Provare ad apparire presentabile! Vestire con abiti casual (tuta comoda!) Preparare lista della spesa (una o due volte a settimana) Uscire a fare la spesa Sistemare la spesa Spaccare legna (due volte a settimana) Trasportare la legna dal fondaco in casa Passare aspirapolvere Cucinare (preparazione del pranzo per due) - contemporaneamente aprire bottiglia di vino Degustare vino mentre si cucina Spizzicare qualcosina - TV sempre accesa Preparare la tavola Affettare pane e portare a tavola Preparare frutta Mangiare Cercare dolcetto finale. Se non si trova iniziare a pensare alla preparazione di crostata o ciambellone Sparecchiare Provare a fare un riposino davanti al camino a guardare la TV ma senza riuscirci perché la moglie non te lo permette Dare nuova occhiata a Whatsapp e a Faceboo

OLIMPIADI A CAGLIARI

Erano i primi giorni che frequentavo Frosolone. Era il 1988. Mi è tornato in mente un discorso tra due persone: mio (futuro) cognato e un tizio di Frosolone del quale non farò il nome. COGNATO: Ciao, come va? TIZIO: solita vita! COGNATO: oggi fa proprio freddo eh! TIZIO: sì, è vero, oggi conviene stare a casa. COGNATO: oppure andarsene in posto più caldo! TIZIO: questo fine settimana potremmo andare a CAGLIARI! COGNATO: a CAGLIARI? ...    a fare cosa? TIZIO: come a fare cosa, non lo sai che ci sono le OLIMPIADI? COGNATO: ...pausa ... TIZIO: dai prendiamo l’aereo a Napoli e arriviamo subito ... COGNATO: ... ahahahahahah Era febbraio 1988 c’erano i Giochi Olimpici invernali a CALGARY in Canada! 😂😂😂😂