PARTE IV Dopo l’avventura con la parrucchiera indossammo abiti eleganti e scendemmo giù dove la solita limousine, con annesso autista, ci attendeva da un pezzo. Ci scusammo per il ritardo e salimmo a bordo. Arrivammo in questo locale esclusivo quasi contemporaneamente a João, la moglie Marilena, un altro parente e rispettiva moglie. Davanti all’ingresso del locale due bestioni della security riconobbero João, lo salutarono calorosamente e ci fecero entrare immediatamente. L’ambiente era molto raffinato. Musica dal vivo, molto soft, luci soffuse. Un misto tra ristorante e club privato. Il tizio della security ci accompagnò fino al nostro tavolo. Wonder Woman si guardava intorno ma non poteva parlare perché eravamo in compagnia. Dagli sguardi però capivo benissimo cosa pensava. Tutti ci salutavano con rispetto e ci facevano spazio. Sembravamo una gang del cartello messicano! Ci accomodammo su delle poltrone comodissime e mia moglie ebbe l’occasione di sussurra
a cura di T. Primerano