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LA RADIO


A metà anni ’70 nascevano in Italia, le “radio libere”.
All’epoca ad Isernia, noi quindicenni, frequentavamo l’oratorio di Padre Giacinto (Chiesa del Sacro Cuore) dove un attivissimo e straordinario Padre Luigi fondava la mitica “Radio Amica”.
Fu l’inizio di una fase meravigliosa della nostra vita. Un periodo indimenticabile, unico e irripetibile.
La radio catalizzata l’attenzione di tutti, era una straordinaria novità. Un punto di incontro e di crescita per noi ragazzi. Fu una vera scuola di vita.
Si potrebbe scrivere un libro su quei meravigliosi anni. Tanti ragazzi, tanti giovani, sono passati da quella scuola.
Uno dei tanti ricordi riguarda un programma che andava in onda a chiusura della giornata, dalle 22:00 a mezzanotte. Era un programma ideato da Duilio Vigliotti (oggi stimatissimo avvocato) che all’epoca mi volle come compagno di viaggio alla conduzione. Praticamente era come mettere insieme Michael Jackson con i New Trolls! Comunque, con lui, persona colta e intelligente, con qualche anno più di me, imparai tante cose.
Tra i nostri più assidui ascoltatori c’era il vapoforno Cicchetti. A quell’ora preparavano l’impasto per il pane e ascoltavano sempre Radio Amica.
A fine trasmissione, a mezzanotte, quasi sempre arrivava il loro furgoncino, scaricavano una teglia intera di pizza al pomodoro ci ringraziavano per la compagnia e andavano via!
Mamma mia quanto era buona quella pizza mangiata a tarda ora! Che bel ricordo!
Dopo qualche anno passai da Radio Amica alla “più libera” Radio Isernia Uno.
Altri amici, altre storie, altro pezzo importante e fondamentale della mia vita.
Il ricordo più vivido è riferito al periodo in cui mi occupai del “mattutino”.
Mi alzavo presto la mattina, compravo i quotidiani e correvo alla radio. Ricordo ancora il Revox che continuava a girare per riempire lo spazio di quando non c’era nessuno in diretta. Appena entravo lo spegnevo e mettevo un disco.
Dopo pochi minuti iniziavo la prima trasmissione della giornata. Leggevo le notizie dai quotidiani e sceglievo la musica, quasi sempre al momento. Raramente creavo una scaletta. Fummo tra i primi ad intervallare la musica con le news. Ricevevo tantissime telefonate.
La mattina non c’era quasi mai nessuno, il pienone inizia il pomeriggio fino a sera, quando la radio era un via vai di gente, ma la mattina no, la mattina la radio era solo mia.
Facevo tutto da solo ed era bellissimo!
Nel 1979 fui uno dei primi a mettere in scaletta “Albachiara” di Vasco Rossi che poi divenne un successo straordinario. Tra i miei preferiti: Pink Floyd, Michael Jackson, Donna Summer, Supertramp, Abba, David Bowie, Bob Marley, Alan Sorrenti e tanti altri.
Chi invece creava un programma con tanto di scaletta e stacchetti musicali era Linus, non quello di Radio Deejay, ma il nostro Paolo Caroselli. Chi può saperlo meglio di me che gli curavo la regia!
Il programma si chiamava Sweet Melody ed andava in onda di sera.
Ricordo, una sera, a circa metà programma, quando Paolo annunciò un brano musicale e, a questo punto, avrei dovuto far partire, come al solito, con tempismo perfetto, uno stacchetto musicale, ma purtroppo il “reverse” della piastra avviò l’altro lato del nastro e partì qualcosa che non c’entrava niente con lo stacchetto. Paolo, maniaco della precisione, penso volesse uccidermi in quel momento però fece un’espressione così comica che a ripensarci oggi rido ancora!
Nella foto del 1980, da sinistra: Nino Minghella, Giulio Pirone, io, Tony Triggiani, Mariano Izzi e Alfonso Balducci fratello di Ottavio.
Chi ha avuto la possibilità di trascorrere la propria gioventù in una radio privata sa di cosa parlo e sa, sicuramente, di essere stato un uomo fortunato!

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