Eravamo negli anni ’70 ed era ora di imparare a nuotare.
Visto che era un po’ presto per pensare alla patente e potersi permettere
un’automobile per poter andare al mare, l’unica soluzione era la piscina.
Non c’era ancora, all’epoca, una piscina pubblica ad Isernia.
Fortunatamente a Venafro c’era l’Hotel Vittoria, proprio vicino alla
stazione dei treni, che aveva una bellissima piscina, fu lì che io e molti dei
miei coetanei imparammo a nuotare.
Pendevamo il treno alla stazione di Isernia e scendevamo alla stazione di
Venafro ed eravamo proprio di fronte al cancello di ingresso della piscina.
Che periodo meraviglioso!
L’estate era un via vai continuo Isernia-Venafro e viceversa.
C’era un bagnino, si chiamava Gianni.
Guardando lui imparai non solo a nuotare bene ma anche a tuffarmi dal
trampolino, ma la vera sfida era tuffarsi dalla piattaforma, molto più in alto.
Impiegai due anni!
Ricordo il primo tuffo da lì sopra, non riuscivo a tenere le gambe ferme
perché appena guardavo giù iniziava la tremarella. Dopo il primo tuffo fu tutto
più facile e piacevole.
Un altro traguardo era raggiunto!
Dopo poco, a Isernia, aprì il ristorante “La Tequila” con annessa piscina
aperta al pubblico.
Fu una gioia immensa!
Ogni estate c’era qualcosa in più, si cresceva con poco ma con tanta gioia
e soprattutto con tanto ottimismo.
Sì, noi del ’60, siamo stati felici.
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