Fondamentalmente non sono mai stato invidioso. Tutt’ora non lo sono.
Ho altri difetti, ma non questo.
Però c’è una cosa che invidio e che ho sempre
invidiato a chi ce l’ha.
Qualcosa che molti inseguono da una vita
intera. Si chiama “famiglia unita”.
Sì, invidio quelli che sono riusciti, per
merito, per fortuna, per destino, non lo so, a rimanere uniti e a vivere gli
uni per gli altri. Ad essere sempre presenti, in momenti difficili ed in
momenti felici.
Mamme, padri, nonni, fratelli, sorelle,
cugini, grandi famiglie allargate che stanno spesso insieme, che si rispettano
e si aiutano reciprocamente.
Sì, esistono!
Forse non rispecchiano proprio la famiglia del
“Mulino bianco” ma si avvicinano!
Sono le famiglie delle feste, dei compleanni,
dei battesimi, delle cresime, della Pasqua e, in primis, del Natale.
Nel Natale troviamo la massima espressione
della felicità per una famiglia unita. Non c’è niente di meglio, niente di più
forte e sentito. Le festività natalizie sono nate per questo, per la famiglia.
Penso che vivere l’esperienza della famiglia
unita, a Natale, serva anche a vivere più a lungo.
L’energia trasmessa da questi consanguinei e
affini, quando si va d’accordo e ci si rispetta senza se e senza ma, influisce
positivamente sullo spirito e sull’anima permettendoci di vivere la nostra vita
in modo ottimale.
Cos’è
la felicità se non questo!
Il
senso della vita qual è se non quello di vivere l’amore in tutte le sue forme e
in tutte le sue manifestazioni!
Sarà
l’Amore a salvarci. L’ Amore incondizionato.
Amore
per le cose belle, per i figli, per l’arte, per la musica, per la natura, per
le persone che ci circondano.
Sarò
ovvio ma, a volte, specialmente in un periodo così delicato come quello che
stiamo vivendo a causa della pandemia in atto, bisogna ricordarlo!
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