Ricordo che da piccolo mi piaceva raccontare
il mio stato emotivo attraverso il disegno.
Ricordo che disegnavo spesso e volentieri,
dalle elementari alle medie. Poi smisi, distratto da altri richiami che a
quella età, inevitabilmente, ti portano a vivere altri tipi di esperienze. Per
tanti anni ho dimenticato di quell’attitudine, di quella passione, quasi una
necessità a dover esternare qualcosa di intimo su una tela, su un foglio
bianco.
Fortunatamente col tempo quella passione è
riemersa.
È accaduto non molti anni fa, quando decisi di
prendere in mano un pennello e iniziare ad esprimere il mio stato d’animo, le
mie emozioni, i miei impulsi umani.
Una vera necessità. Solo oggi me ne rendo
conto.
Quando termino un dipinto mi sento meglio.
Probabilmente mi serve per scacciare ansia, negatività, per scaricarmi. Mi
piace dedicare la mia concentrazione solo ad un’unica cosa. Mi rilassa.
Lo so, essere maschio aiuta, sì perché le
femmine sono quelle che riescono a fare più cose contemporaneamente, sono
multitasking, a noi maschietti, invece, solitamente, ci piace fare una cosa per
volta.
Da quando ho iniziato a dipingere è aumentata la
curiosità verso ciò che osservo.
Non mi sfuggono i dettagli. Guardo con maggiore
attenzione il mondo che mi circonda. Colgo le sfumature. Osservo, incuriosito,
due persone che si abbracciano, un paesaggio, un tramonto, un bambino che
sorride o le gocce di pioggia che cadono. È come se la mia emotività,
sensibilità, avesse subito un’amplificazione.
Certo potrebbe essere anche l’età, qualcuno
direbbe che è la “vecchiaia”, non lo so, può darsi, ma in effetti non cambia
molto, l’importante è fare delle cose che ci fanno star bene, che ci fanno
vivere meglio. Abbiamo bisogno di queste valvole di sfogo, sono necessarie.
Dobbiamo necessariamente trovare un spazio
tutto nostro, un momento di piacevole solitudine dove poter scaricare ansie e
stress accumulati durante la nostra quotidianità.
Coltivare una passione, quindi, è vitale, è
fondamentale per poter vivere la vita con maggiore armonia in sintonia col
creato e con la natura stessa.
Questa passione mi ha
portato a conoscere la pittura di Tamara de Lempicka, la pittrice polacca nata
a Varsavia nel 1898, regina dell’Art Dèco.
Una donna e una
pittrice straordinaria. Ho dipinto
moltissime delle sue opere.
Curiosità:
una
delle più grandi ammiratrici di Tamara de Lempicka è la popstar Madonna che
possiede molte delle sue opere apparse anche in alcuni suoi video musicali: Open
Your Heart (1987), Express Yourself (1989), Vogue (1990) e Substitute for Love
(1998).
Tra
le star collezioniste delle opere della Lempicka troviamo anche l’attore Jack
Nicholson e l’attrice/cantante Barbra Streisand.
Nella
foto: “Il turbante verde” (Acrilico su tela 80x100) che ho dipinto qualche anno
fa.
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